Il Karate
Il karate non può essere considerato uno sport violento.
Da arte marziale qual'era alle origini, è stato infatti trasformato in disciplina sportiva completa praticabile da chiunque e ad ogni età.
Il karate da pratica marziale da combattimento usata per mettere fuori combattimento l'avversario si è oggi evoluto a disciplina a scopo eminentemente formativo ed educativo per lo sviluppo di abilità e destrezza.
Oggi infatti nel karate tutto è stato spostato dal piano reale a quello simbolico.
L'intenzione non è più quella di nuocere, bensì di sviluppare, attraverso tecniche di difesa e di attacco, tutte quelle capacità ed abilità tipiche della codificazione di questo sport, che consentono di confrontarsi con il partner-avversario nell'ambito del combattimento simbolico-rituale, favorendo in tal modo la crescita dell'autostima.
L'evoluzione, ha imposto una rivisitazione complessiva di questa disciplina per definire uno sport completo, che usa gli arti superiori ed inferiori, che ha una gestualità molto varia e soprattutto che può essere praticato in tutta sicurezza e nel rispetto dell'antagonista.
"Il Karate serve per attaccare o difendersi?
Né per l'uno né per l'altro:
il karate regala all'uomo la pace interiore e il giusto equilibrio attraverso la pratica, la continua lotta del corpo per migliorarsi lungo l'arco della vita.
L'uomo che pratica è in pace con sé e con il mondo, non perchè è apatico, ma perchè il suo spirito questa pace l'ha conquistata duramente.
Karateni sente nashi".
1982 Shirai Sensei su "Samurai"